IL TRAINING AUTOGENO PER I DISTURBI PSICOSOMATICI…E NON SOLO (a cura di: Dott. Diego Dal Sacco)

Un disturbo psicosomatico è una forma di malessere indotta o peggiorata dalla tensione emotiva; spostando l’attenzione sul corpo la si allontana dai pensieri e dalle preoccupazioni, per cui somatizzare in parte può servire da valvola di sfogo, ma quando la somatizzazione è eccessiva i sintomi diventano essi stessi fonte di stress e preoccupazioni. Un approccio completo dovrebbe quindi occuparsi della persona nel suo intero ma spesso si tende ad occuparsi del corpo trascurando la parte psichica per vari fattori; quando non è possibile una psicoterapia oppure la persona non ne sente il bisogno e mostra forti resistenze, è possibile trovare aiuto imparando tecniche di rilassamento che riducono i processi di somatizzazione, come il training autogeno.

Il training autogeno è una procedura di auto-rilassamento ed auto-distensione per concentrazione sviluppata da Schultz quasi 100 anni fa; durante lo svolgimento della metodica il praticante viene addestrato alle tecniche di autosuggestione per influenzare positivamente la sua condizione psico-fisica. Nella sua forma classica utilizza sei esercizi standard che vengono allenati in contesti individuali o di gruppo per un periodo da 6 a 8 settimane; i partecipanti si siedono o si sdraiano in un ambiente tranquillo e si concentrano su diverse aree del corpo per aumentare il rilassamento. Alla fine delle sessioni si può anche parlare di ciò che si sta vivendo e soprattutto quando viene fatto in gruppo, permette di elaborare il proprio vissuto arricchendolo di senso e significato.

Relazione del Dott Dal Sacco sui disturbi psicosomatici e il training autogeno durante un incontro al Creamcafe di Palazzo Ducale a Genova

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