I MILLE VOLTI DELLA PEDAGOGIA (a cura di: Dott.ssa Sonia Marengo)

La pedagogia ha come oggetto di studio l’educazione, la formazione e l’istruzione culturale dell’uomo, in tutto il suo percorso di crescita formativa, dall’infanzia all’anzianità, perché non si smette mai di imparare e di formarsi. La pedagogia si occupa quindi della formazione, educazione e istruzione dell’essere umano e delle problematiche annesse a queste tre dimensioni.

Non c’è aspetto del mondo che non abbia un principio di pertinenza formativo, educativo, istruzionale. Tutto ci parla di formazione, istruzione ed educazione dell’uomo e tutto ci parla di principi deformativi e diseducativi.

Il pedagogista oggi è una figura professionale polivalente che può lavorare davvero in moltissimi ambiti differenti. Secondo l’ANPE (Associazione Nazionale Pedagogisti), il profilo professionale del pedagogista si delinea su più ambiti d’intervento:

  • L’esercizio della professione di pedagogista comprende l’uso di strumenti conoscitivi, metodologici e di intervento per la valutazione ed il trattamento dei disagi manifestati dalle persone nei processi di apprendimento e/o di formazione-educazione. (BES, DSA, disabilità,ecc…)
  • Il pedagogista opera per la promozione, la progettazione, la gestione e la verifica di interventi in campo educativo e formativo rivolti alla persona, alla coppia, alla famiglia, al gruppo e alla comunità in generale.
  • Il pedagogista può svolgere, presso le Pubbliche Amministrazioni, nei servizi pubblici e privati e come libero professionista, compiti e funzioni di consulenza tecnico-scientifica e attività di coordinamento, di direzione, di monitoraggio e di supervisione degli interventi a valenza educativa, formativa e pedagogica nei settori di competenza.
  • Può svolgere attività di orientamento scolastico e professionale, di attività di promozione culturale e interculturale anche attraverso l’organizzazione d’iniziative tecnico-scientifiche, la produzione e diffusione di pubblicazioni, l’allestimento la consulenza e l’aggiornamento di siti specialistici e lo svolgimento di consulenza on-line.
  • Il pedagogista svolge attività didattica, sperimentazione e ricerca nello specifico ambito professionale.
  • Il pedagogista esercita la sua professione nel rispetto delle leggi e dei regolamenti vigenti con l’assunzione di responsabilità dei propri atti.

Il Pedagogista, considerati i settori di competenza, può svolgere quindi la sua prestazione professionale come dipendente in: Scuole, Enti pubblici locali, Servizi del Ministero della Giustizia, Università, Aziende, Imprese, Enti e cooperative del privato sociale. Può altresì svolgere attività di libero professionista presso studi privati o in collaborazione con Enti Pubblici e Privati.

Il pedagogista lavora con l’essere umano al fine di migliorare le sue condizioni di vita, per quanto concerne il proprio ambito lavorativo, ovvero istruzione, formazione e educazione e quando questi componenti subiscono un processo di destabilizzazione.

E’ importante ricordare che il pedagogista NON è uno psicologo, psicanalista o psicoterapeuta. La psicanalisi, ad esempio, è la scienza dell’interpretazione del pensiero; il pedagogista clinico, non interpreta, né educa il pensiero del soggetto , ma educa il soggetto a pensarsi in chiave educativa. Anche il pedagogista clinico, nella relazione della consulenza, si educa: entrambi i soggetti si educano reciprocamente, rispettando  la relazione asimmetrica.

Psicologia vuol dire logos sulla psuché, ovvero dialogo sull’anima come sede dell’intelligenza. Ma deriva anche da un’altra parola greca: tsumos, ovvero animo, come sede delle passioni. L’uomo è espressione di intelligenza e passioni. E’ interessante vedere come queste due dimensioni che studia la psicologia, intervengano anche nei processi formativi ed educativi che riguardano la pedagogia. C’è sempre un punto di incontro fra saperi differenti ed è proprio lì che nasce lo scambio e la collaborazione che arricchiscono sia i professionisti che i soggetti.

E’ quindi importante, secondo il mio parere, collaborare insieme in un’ottica di multidisciplinarietà. Ogni scienza infatti, possiede la propria autonomia epistemologica, il proprio impianto teorico, ma si arricchisce anche del contributo proveniente da altre scienze. Solamente nel dialogo fra saperi differenti ogni scienza può migliorare e potenziare la propria attività di ricerca e ampliamento delle conoscenze e questo vale per tutte le scienze: naturali, sociali, umanistiche, economiche, ecc…

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